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Sostenibilità ambientale in Germania: tra primati europei e sfide future
La Germania è uno dei paesi più attivi d’Europa in materia di sostenibilità ambientale. Dalla gestione dei rifiuti alla transizione energetica, passando per l’economia circolare, il modello tedesco è avanzato e ambizioso, ma non privo di criticità.

Riciclo e gestione dei rifiuti: una cultura consolidata
Il tasso di riciclo tedesco ha raggiunto il 63% nel 2022, secondo i dati dell’ITKAM, una delle percentuali più alte in Europa. Questo risultato non è solo frutto di una buona infrastruttura, ma riflette anche un forte senso civico e una cultura del rispetto ambientale profondamente radicata nella popolazione.
Il sistema si basa sul principio della responsabilità estesa del produttore e su una raccolta differenziata capillare. Tuttavia, la Germania deve ancora aumentare il riutilizzo effettivo, in particolare per le plastiche, e ridurre il volume complessivo di rifiuti generati.
Energie rinnovabili: una trasformazione ambiziosa
Con una produzione energetica che sempre più si affida a fonti pulite come eolico, solare e idroelettrico, la Germania si conferma tra i leader mondiali della transizione energetica. Solo nel 2024, sono stati assegnati 2,1 GW di capacità fotovoltaica, di cui quasi la metà destinati a progetti agrivoltaici innovativi.
Non mancano però le sfide. Il fenomeno della Dunkelflaute, ovvero i periodi in cui sole e vento scarseggiano, mette alla prova il sistema, evidenziando la necessità di investire nello stoccaggio dell’energia e nella flessibilità della rete.

Economia circolare: la nuova direzione
Nel dicembre 2024, il governo tedesco ha adottato la sua Strategia Nazionale per l’Economia Circolare (NCES), con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini. Tra gli obiettivi chiave:
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Ridurre i rifiuti urbani del 20% entro il 2040;
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Soddisfare almeno il 25% della domanda di materie prime strategiche con materiali riciclati.
Tuttavia, il tasso di utilizzo circolare in Germania è ancora basso, fermo al 12%, il che sottolinea la necessità di un’accelerazione concreta.
Un quadro normativo in evoluzione
Fino al 2025, la Germania è stata pioniera con la Supply Chain Due Diligence Act (LkSG), che imponeva alle imprese la verifica del rispetto dei diritti umani e ambientali lungo la filiera. Da quest’anno, però, tale normativa è stata sostituita dalla direttiva europea CSDDD, che introduce standard comuni ma lascia spazio a interpretazioni nazionali diverse.
Questo passaggio segna un momento cruciale: un allineamento alle politiche UE, ma anche il rischio di una minore incisività se non sarà accompagnato da controlli efficaci.

Turismo e percezione green
La Germania è oggi considerata una delle mete europee più sostenibili, anche dal punto di vista turistico. Secondo GreenPlanner Magazine, cresce l’offerta di viaggi ecologici, basati su mobilità dolce, esperienze culturali a basso impatto e ospitalità responsabile.
Città come Berlino incarnano questa trasformazione, diventando simboli della riconversione urbana verso modelli sostenibili.
Obiettivi climatici: verso la neutralità
Il paese ha fissato obiettivi climatici molto ambiziosi: ridurre le emissioni del 65% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2045. Per farlo, investe in tecnologie verdi, efficienza energetica e incentivi fiscali mirati.
Si tratta di una sfida sistemica, che coinvolge imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini in una rivoluzione silenziosa ma decisiva.

Anche noi crediamo nella Sostenibilità
Noi di RCE Foto crediamo profondamente nei valori che la Germania incarna sul fronte della sostenibilità. È anche per questo che abbiamo scelto Berlino per uno dei nostri negozi: una città dove innovazione e rispetto per l’ambiente convivono e si rafforzano a vicenda.
Nel nostro store, promuoviamo ogni giorno il riuso delle attrezzature fotografiche, offrendo una seconda vita agli strumenti della creatività.
Perché crediamo che ogni gesto responsabile possa fare la differenza.