Haidar el Ali
e la rinascita delle mangrovie in Senegal

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Haidar el Ali e la rinascita delle mangrovie in Senegal

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Haidar el Ali e la rinascita delle mangrovie in Senegal

Oltre 150 milioni di mangrovie per combattere la desertificazione

Haidar el Ali, noto ecologista senegalese e figura di riferimento mondiale nella lotta alla deforestazione, ha dedicato oltre un decennio alla riforestazione della regione della Casamance, nel sud del Senegal. Il suo progetto ha portato alla piantumazione di oltre 150 milioni di mangrovie, trasformando un paesaggio minacciato dalla desertificazione in un ecosistema rigoglioso, essenziale per la sopravvivenza delle comunità locali e per la biodiversità globale.

Le mangrovie: una barriera naturale contro il cambiamento climatico

La regione della Casamance era stata duramente colpita dalla deforestazione e dall’erosione costiera, un processo aggravato dall’avanzamento del deserto e dall’aumento del livello del mare. La distruzione delle mangrovie aveva lasciato il terreno esposto, mettendo in pericolo l’agricoltura locale e la pesca, risorse vitali per gli abitanti della zona. Le mangrovie, con le loro radici aeree e la capacità di filtrare il sale, proteggono non solo la costa dall’erosione ma fungono anche da “polmoni blu”, immagazzinando fino a cinque volte più carbonio delle foreste terrestri.

Grazie all’intervento di Haidar el Ali e dell’associazione Oceanium, l’estesa piantumazione ha contribuito a frenare la desertificazione, offrendo un prezioso riparo a molte specie animali e restituendo sicurezza alimentare e stabilità economica alle comunità locali. La nuova vegetazione ha permesso, inoltre, lo sviluppo di attività come l’apicoltura e l’allevamento di ostriche, generando una microeconomia sostenibile e garantendo reddito a molte famiglie.

Un modello di eco-resistenza per il futuro

La visione di Haidar el Ali non si limita alla Casamance, ma fa parte di un progetto più ampio noto come “Great Green Wall” (Grande Muraglia Verde), un’iniziativa di riforestazione africana che mira a creare una fascia di vegetazione che si estenda per 8.000 km, da est a ovest del continente. Questa “muraglia verde” mira a frenare l’avanzata del deserto del Sahara e a migliorare la resilienza climatica dell’Africa occidentale, favorendo allo stesso tempo la creazione di migliaia di posti di lavoro verdi.

Un invito all’azione

Il progetto di Haidar el Ali è un esempio di come le azioni di un singolo individuo possano innescare cambiamenti significativi, offrendo al mondo intero una lezione di resilienza ecologica. La storia delle mangrovie in Senegal è un promemoria della fragilità del nostro ambiente e dell’urgenza di proteggerlo. Anche piccoli gesti di sostenibilità, come ridurre il consumo di plastica e supportare iniziative di riforestazione, possono contribuire a contrastare i cambiamenti climatici.

Se desideri approfondire il progetto di riforestazione in Senegal e le iniziative di Haidar el Ali, visita i siti delle organizzazioni ambientaliste come Oceanium, o scopri come puoi contribuire personalmente alla protezione degli ecosistemi locali e globali.

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